A Nemi la
mostra che celebra i 170 anni dalla nascita del genio Van Gogh
Meraviglia,
comunità, poesia, sguardi urbani nella mostra della V
BIENNALE
INTERNAZIONALE D’ARTE DEI CASTELLI ROMANI NEMI , dedicata ai 170 anni del celebre
pittore Vincent Van Gogh, dal 13
maggio al 25 giugno 2023.
È stata inaugurata la
mattina del 13 maggio dal sindaco di Nemi Alberto Bertucci
e l’Ambasciatore della Turchia S.E. Ömer Gücük, dalla Consigliera regionale Lazio Edy Palazzi vice Presidente della Commissione Cultura
della Regione Lazio, la Biennale Internazionale d’Arte dei Castelli
Romani, Nemi, ai 170 anni di VAN GOGH. la biennale dedicata a "Vincent Van
Gogh". La mostra è allestita al Palazzo Ruspoli di Nemi, sulla scia
impressionista del celere artista e alla libertà nella scelta dei soggetti,
dialogo fra gli stili e le tecniche con la conquista di un linguaggio più
immediato e cromaticamente vibrante. La
Biennale infatti si caratterizza con la sua apertura a tutti gli artisti
contemporanei di ogni genere e tecnica, senza limiti di età, sesso e
nazionalità: manifestazione
artistica che vanta un consolidato sistema di incontro e scambio interculturale
tra artisti e critici del panorama artistico internazionale, curatori e
visitatori, nella promozione dello splendido paesaggio naturalistico del lago
di Nemi, dove si specchia il Castello Ruspoli, che apre alla Biennale le
storiche sale e il centro storico. Nell’occasione viene istituito il Premio Van Gogh, per celebrare i 170 anni
dalla nascita dell’artista.
Una sezione introduttiva nel piano terra, dove la mostra si apre con
un’introduzione recitata, musicata e illustrata sui temi toccati da Van Gogh e
approfonditi salendo verso il piano superiore, come sulle note del sax la
fotografia artistica di Cristian Cambioli (Sala delle Scuderie), dove gli
artisti rappresentano corpo, ambiente, tecnologie, impegno civile e denuncia.
Qui la riflessione si concentra sulla bellezza dei luoghi e dei corpi,
sull’ecosistema ambientale sociale, sui precari equilibri tra natura e la vita
umana, le sue sfumature e problematiche sociali, riflessioni e confronto
linguistico e strutturale dell’opera d’arte.
Curatrice della
Biennale: Rosella Brecciaroli